L'Assi - l'ente che gestisce le corse ippiche - si trova nuovamente in crisi di liquidità, tanto che nell'autunno si potrebbe arrivare a un secondo stop delle corse, dal momento che potrebbero mancare le risorse per garantire i premi. Secondo quanto emerso nella riunione che si è tenuta ieri a Roma tra i rappresentanti delle categorie ippiche e i vertici dell'Assi, la situazione economica dell'Ente si è ulteriormente aggravata. A causa dello scioglimento dell'Assi - il decreto dismissioni al momento al vaglio del Senato prevede che parte le competenze siano ripartite tra Ministero dell'Agricoltura e Monopoli - gli istituti di credito hanno sospeso i finanziamenti all'agenzia che già adesso si troverebbe in crisi di liquidità. Oltretutto, nel bilancio del 2012 non sarebbero stati contabilizzati i 35 milioni che l'Assi doveva incassare da una transazione con i Monopoli di Stato, quindi anche queste risorse non sono al momento disponibili. L'effetto immediato è che l'Ente potrà pagare i premi delle corse di maggio e giugno solamente a scaglioni, non appena incasserà i proventi dalle scommesse. Ma la situazione sembra destinata a inasprirsi nei prossimi mesi, e - secondo quanto apprende Agicos da esponenti del settore - l'Assi potrebbe non essere più in grado di garantire il montepremi delle corse già tra settembre e ottobre. Questo provocherebbe un nuovo stop delle gare, dopo lo sciopero attuato dalla filiera tra gennaio e febbraio.